Home > Circolari > Incontro tra il Ministro del lavoro e le parti sociali in merito all'emergenza caldo - 20 giugno 2024 - Resoconto Incontro tra il Ministro del lavoro e le parti sociali in merito all'emergenza caldo - 20 giugno 2024 - Resoconto 27 Giugno 2024 | Si informano le associate che nella giornata di ieri, giovedì 20 giugno 2024, si è svolto, presso il Ministero del lavoro, l’incontro tra Ministero del lavoro e le parti sociali sul tema dell’emergenza “caldo”, che fa seguito agli incontri già svoltisi nel 2023. Si precisa che la riunione non è stata preceduta dall’invio di alcun documento (nemmeno quello abbozzato dal Ministero nella analoga occasione del 2023 e non condiviso già all’epoca). Il sottosegretario Claudio Durigon, introducendo l’incontro, ha manifestato la massima attenzione del Ministro al tema dell’emergenza climatica e alla individuazione condivisa di interventi utili a fronteggiare l’emergenza del caldo. Le organizzazioni sindacali hanno richiesto che l'eventuale protocollo contenga prescrizioni vincolanti ed aggiuntive rispetto alle disposizioni normative già esistenti, sia per le lavorazioni al chiuso che per quelle all’aperto. Le disposizioni aggiuntive dovrebbero riguardare – nell’ambito della valutazione dei rischi ed in via esemplificativa – la revisione dell’organizzazione del lavoro, l’adozione di dispositivi di protezione individuale aggiuntivi (es. crema solare), la rideterminazione degli orari di lavoro, la sospensione del lavoro a determinate condizioni, l’integrazione della sorveglianza sanitaria, il coinvolgimento del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, la formazione e l’informazione. Sul versante della gestione della cassa integrazione, il sindacato ha chiesto di estendere lo strumento sul piano soggettivo (es. riders, lavoratori stagionali) e di conferire carattere strutturale alla normativa introdotta l’anno scorso con il DL 98/2023, successivamente convertito in legge n. 127/2023, in particolare con riferimento alla automaticità della CIGO in caso di condizioni di lavoro non sostenibili, in assenza di interventi organizzativi da parte del datore di lavoro. Le parti datoriali, pur manifestando in modo unanime l’evidente attenzione al tema, hanno rappresentato che i cambiamenti climatici non possono più essere considerati una emergenza ma vanno affrontati nel loro complesso e con responsabilità. Le parti datoriali hanno, altresì, evidenziato l’inidoneità dello strumento del protocollo a sopperire alle specifiche esigenze di una contingenza già disciplinata dalla normativa primaria, dalle linee guida OSHA, dei Ministeri della salute e del lavoro, dalle indicazioni dell’INAIL, dalle considerazioni dell’Ispettorato nazionale del lavoro, delle indicazioni di ASL e delle Regioni, di protocolli settoriali (es. agricoltura), dagli interventi dell’INPS. A questi strumenti, si sono ora aggiunte le ordinanze delle Regioni e, in taluni casi, dei Comuni, (come già accaduto nel 2023) che – a determinate condizioni (settori esposti e limitatamente ad orari che presentano un rischio alto) – prevedono il divieto di svolgere attività lavorativa. Strumenti che, per il loro carattere contingibile e urgente, prevalgono – in via generale - su eventuali disposizioni di legge (e, a maggior ragione, di protocollo). Sul versante della cassa integrazione, questa volta in linea con la richiesta sindacale, Confindustria, insieme a tutte le parti datoriali, ha evidenziato l’esigenza di rendere strutturale l’intervento temporaneo contenuto nel cd decreto sull'emergenza caldo (DL 98/2023), di semplificare ed automatizzare la concessione della CIGO (soprattutto in presenza dell’ordinanza regionale), di non considerare il periodo di cassa concesso ai fini del raggiungimento della durata massima della CIGO e di escludere l’obbligo di contributo addizionale. È stato anche chiesto di neutralizzare i ritardi conseguenti alle eventuali sospensioni ai fini del computo dei termini considerati nei contratti di appalto pubblici e privati. Il Ministero, pur prendendo atto della inesistenza delle condizioni per la conclusione di un protocollo condiviso, ha confermato l’intenzione di agire sulla cassa integrazione, riservandosi, tuttavia, di valutare l’adozione di atti normativi o regolamentari per affrontare il tema del caldo, anche sul modello delle ordinanze urgenti adottate in sede regionale. Si fa riserva di informare le aziende associate in merito agli ulteriori sviluppi del confronto. Per comodità delle associate si allega, alla presente, la normativa allo stato vigente in materia di tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore: - messaggio INPS n. 2999 del 28/07/2022 - Domande di CIGO con causale eventi meteo - Temperature elevate - Istruzioni operative; - nota INL n. 5056 del 13/07/2023 - Tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore; - mess. Inps n. 2729 del 20/07/2023 - Richieste di integrazione salariale per eventi meteo - Temperature elevate - Indicazioni; - MINISTERO DEL LAVORO - VADEMECUM RISCHI LAVORATIVI DA ESPOSIZIONE AD ALTE TEMPERATURE; - testo decreto legge n. 98 del 28/07/2023, coordinato con la legge di conversione n. 127 del 18/09/2023. messaggio INPS n. 2999 del 28/07/2022 - Domande di CIGO con causale eventi meteo - Temperature elevate - Istruzioni operative nota INL n. 5056 del 13/07/2023 - Tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore mess. Inps n. 2729 del 20/07/2023 - Richieste di integrazione salariale per eventi meteo - Temperature elevate - Indicazioni MINISTERO DEL LAVORO - VADEMECUM RISCHI LAVORATIVI DA ESPOSIZIONE AD ALTE TEMPERATURE testo decreto legge n. 98 del 28/07/2023, coordinato con la legge di conversione n. 127 del 18/09/2023 Si indica, di seguito, il recapito dell’Ufficio di questa Associazione a disposizione per ogni eventuale ed ulteriore chiarimento: Confindustria Taranto Via Dario Lupo, 65 - 74121 Taranto dr. Giorgio Meschiari tel. (+39) 099/7345111 (centralino) - (+39) 099/7345304 (diretto) - cell. 338/4338364 - 334/6263770 e-mail: meschiari@confindustria.ta.it