Gli imprenditori dell’ANCE Taranto intervengono sulle problematiche caro materiali nel settore privato e dell’immobiliare, nonché negli interventi per superbonus e bonus edilizi.

25 Marzo 2022 | Ance Taranto

La situazione in cui versano i cantieri privati a causa della folle corsa dei prezzi dei materiali e delle forniture energetiche è stata oggetto in ANCE Taranto dei lavori della Commissione Mercato Privato che riunisce gli imprenditori edili del settore privato e dell’immobiliare.

Sappiamo bene – afferma il Vice Presidente Michelangelo Donvito - che le specificità del mercato privato non ci consentono di mutuare tale meccanismo di compensazione, in quanto le nostre imprese non possono rivedere unilateralmente i contratti preliminari già sottoscritti con i propri clienti o modificare sostanzialmente i prezzi di vendita degli immobili. Il mercato, seppur abbia mostrato negli ultimi mesi lievi segni di ripresa, oggi non potrebbe né accettare né sostenere finanziariamente tali incrementi.

Medesime difficoltà sono state evidenziate dai nostri colleghi nell’ambito degli interventi in corso legati ai bonus fiscali per i quali, a seguito delle recenti restrizioni e disposizioni di predeterminazione dei tetti di costo, si sono ridotte ulteriormente le possibilità di adeguare i quadri economici ai reali prezzi di mercato.

Tra le richieste degli imprenditori presenti, non potendo attendere che il mercato immobiliare autonomamente assorba i maggiori costi, vi è quella di agire immediatamente sulle leve fiscali e sugli oneri contributivi posti a carico delle imprese, riducendo il costo del lavoro con opportune misure di sgravio e decontribuzione specifiche per il settore.

Secondo il Vice Presidente Donvito, occorre prontamente rivedere al ribasso anche in via temporanea le aliquote IVA per gli interventi legati ai processi di rigenerazione e riqualificazione urbana, ed intervenire sugli agli enti locali affinchè vengano disposte apposite riduzioni delle tariffe richieste per l’occupazione del suolo pubblico, dati inevitabili rallentamenti delle attività causati dall’interruzione delle catene logistiche e della mancanza della liquidità necessaria per tenere aperti e funzionanti i cantieri. Vi è poi la grande questione dei costi energetici e del carburante, meritevole anche per l’edilizia di specifiche attenzioni.

Sul fronte della liquidità bisognerebbe, secondo gli imprenditori privati, intervenire sui piani di restituzione dei mutui fondiari, sul sistema delle garanzie così come negli enti locali con misure che consentano di dilazionare nel tempo gli oneri di urbanizzazione dovuti. Non da ultimo, per immettere prontamente risorse finanziarie nel sistema delle imprese, occorra ripensare, efficientandolo, il sistema d’acquisto dei crediti fiscali, oggi in pieno stallo.

Crediamo – conclude il Presidente De Bartolomeo - sia necessario agire in ogni direzione per ridurre il costo dei cantieri per le nostre imprese del settore privato, prive ad oggi di ogni possibilità di sostegno o ristoro. Nei ristretti margini di operatività imposti dalla grave emergenza economica e geo-politica che stiamo vivendo, ANCE a tutti i livelli saprà ancora una volta farsi efficace interprete delle difficoltà in cui versano le imprese di costruzione e se non si troveranno con le istituzioni strumenti e soluzioni per salvare tutti i cantieri, non solo quelli pubblici, allora si andrà verso un generale fermo delle attività.

Taranto, 25 marzo 2022

ANCE TARANTO